La famiglia, la scuola e l’associazionismo sportivo e culturale, possono essere considerati i tre pilastri che compongono la rete sociale all’interno della quale ogni individuo nasce e cresce.

La scuola ha un ruolo riconosciuto e centrale nel processo che porta all’adultita’ ed è proprio in ragione di questa importanza che su di essa si riversano intense emozioni, sia da parte degli studenti che delle loro famiglie. Paure, speranze, rabbie sono solo alcune di queste emozioni. Seppure la sua importanza sia ampiamente riconosciuta sembra non ricevere le attenzioni che meriterebbe, e ad essa sono riservate risorse contingentate, decisamente troppo insufficienti.

Per fortuna però questo non sembra scoraggiare molti di coloro che in essa lavorano, artefici della costruzione di un fare scuola che cerca di intercettare la complessità della realtà attuale, facendo di essa un luogo in cui sono accolte le problematicità dei cambiamenti generazionali e coltivato il potenziale maturativo di ognuno e della comunità, dotandola di una funzione genitoriale in estensione al contesto familiare originario nel compito di generare fiducia e nel promuovere crescita e autonomia personale.

La quinta serata di Ospitare per Conoscere, il Centro di Psicoanalisi ha deciso di dedicarla alla scuola.

Con l’intervento della professoressa Mariapia Veladiano si guarderà alla scuola che educa e che lavora perché gli allievi possano trovare in modo autonomo soluzioni personali alle sfide della crescita e a quelle di un mondo sempre più in rapido cambiamento. La dottoressa Valentina Morabito racconterà invece la sua esperienza nel mondo della prima infanzia attraverso il progetto Macadò. Attraverso il dialogo, il racconto e il gioco, Macadò crea una collettività capace di collaborazione e fiducia reciproca volta a favorire i naturali processi della crescita.