Saluti da parte della Società Psicoanalitica Italiana

di Roberto Musella 

(Napoli), Membro Ordinario e Segretario della Società Psicoanalitica Italiana

Cari amici, care amiche, cari colleghi e colleghe,

è per me un grande piacere potervi portare un saluto da parte dell’Esecutivo della SPI che oggi rappresento. Mi dispiace molto non essere con voi oggi tra persone a me molto care ma, purtroppo, l’accavallarsi di molteplici impegni mi costringe ad un intervento da remoto.

L’iniziativa del Centro Veneto, che ringrazio nella persona del Presidente Campanile e di tutto l’Esecutivo locale, è come sempre di altissimo profilo e si inserisce in una linea di continuità con attività intraprese dalla SPI e da altri centri.

In un momento buio per la storia della nostra Europa, sin dall’inizio del conflitto, la SPI si è posta al fianco dell’Ucraina e della Società psicoanalitica ucraina fornendo supporto terapeutico, scientifico, logistico e, nei limiti delle sue possibilità, economico.

Il terreno dello scambio politico e scientifico, dopo l’immediata dichiarazione a sostegno della popolazione e dei colleghi ucraini da parte del nostro Presidente Sarantis Thanopulos, ha visto la partecipazione della Presidente della Società Ucraina, Olexandra Mirza, al XX Congresso Nazionale della SPI. Abbiamo sostenuto e promosso la condivisione di seminari scientifici in collaborazione con psicoanalisti di diverse aree geografiche, di cui l’ultimo domenica scorsa sul trauma e abbiamo costituito una task force interna che ha portato le delegazioni delle due società, italiana ed ucraina, ad incontrarsi a Vienna in occasione della conferenza annuale della FEP per una collaborazione scientifica, culturale, economica e terapeutica.

Sul piano economico la SPI, nel suo piccolo, ha contribuito con una donazione e una raccolta fondi devoluti alla Società Ucraina.

Dal punto di vista dell’emergenza umanitaria ci siamo mossi per creare una rete di ascolto.

Da subito abbiamo messo in moto una task force, attraverso il gruppo PER, per mobilitare le forze locali a nostra disposizione a prendersi cura dei rifugiati e dei parenti delle vittime del conflitto, numerosi sul nostro territorio nazionale.

Lo sforzo combinato ha portato infine al risultato di una cooperazione con altri soggetti politici nazionali e internazionali: La Società Psicoanalitica Italiana (SPI), l’Esarcato della Chiesa Ucraina in italia, l’Associazione Psicologhe Ucraine, il Centro Alfredo Rampi, e l’Alto Commissariato dell’ONU per i Rifugiati (UNHCR).

Che consente oggi di avere un protocollo d’intesa che ha lo scopo di Offrire supporto psichico ai profughi ucraini e sostenere operatori che a vario titolo collaborano a fornire tale supporto, attraverso l’attivazione di tre sedi di ascolto. Per il momento due a Roma e una a Milano, nella prospettiva di allargare ad altre realtà locali tale supporto logistico.

Questo, pur consapevoli che si tratta di una goccia nell’oceano di sofferenza che colpisce i nostri amici ucraini, è quanto finora la SPI è riuscita a fare con l’impegno congiunto delle forze a nostra disposizione.

Auguro a tutti voi una piena riuscita del convegno odierno sperando che il pensiero psicoanalitico possa aiutare a capire sempre di più e sempre meglio le ragioni di tanto dolore. Grazie.

Roberto Musella, Napoli

Centro Napoletano di Psicoanalisi

musellaroberto@gmail.com

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