Prefazione

di Patrizio Campanile

(Venezia), Membro Ordinario con funzione di Training della Società Psicoanalitica Italiana, Presidente del Centro Veneto di Psicoanalisi.

*Per citare questo articolo:

Campanile P, (2024) “Prefazione.”, Rivista KnotGarden 2024/2, Centro Veneto di Psicoanalisi, p. 6-9

Per una lettura più agile e per ulteriori riferimenti di pagina si consiglia di scaricare la Rivista in formato PDF.

Il ‘metodo delle libere associazioni’ è stato spesso presentato come un fattore, se non il fattore unificante dell’operare e del pensare psicoanalitico. Ma: ‘metodo psicoanalitico’ e ‘metodo delle libere associazioni’ coincidono perfettamente? Quali sono le ragioni che ne spiegano l’importanza?

Sono i primi interrogativi che ci hanno portati a riunire idealmente attorno ad un tavolo di confronto dieci psicoanalisti della Società Psicoanalitica Italiana a nostro giudizio riconosciuti come Maestri nella comunità scientifica. Questo il criterio della scelta. Il suo esito è un gruppo di colleghi che, nell’insieme, non mostra solo la varietà feconda dei punti di vista, ma parla anche delle caratteristiche della nostra società: mostra la molteplicità degli orientamenti, i diversi modi di affrontare le questioni, lo stile, … Scelte, le nostre, discutibili e discusse, ma che a nostro parere rappresentano (nel senso che ne sono espressione plastica) la realtà per quello che è e per quella che è stata la nostra storia.

Individuati gli interlocutori, nella primavera del 2022 abbiamo loro proposto uno stimolo di riflessione invitandoli a dare un personale contributo tenendo conto delle riflessioni che avevamo sviluppato tra noi. Questo il testo messo preliminarmente a loro disposizione:

 

Messa a punto dell’argomento

 Metodo, teoria ed oggetto della psicoanalisi sono legati da un reciproco rapporto per cui la variazione di uno di tali elementi comporta una modificazione degli altri.

Che le teorie psicoanalitiche siano cambiate è sotto gli occhi di tutti.

Che l’oggetto che le varie teorie sono in grado di indagare possa essere cambiato, non è da escludere.

Rispetto al metodo, invece, comunemente è dato per scontato che adottiamo sempre lo stesso: libera associazione ed attenzione ugualmente fluttuante. Anzi, appare come uno o forse l’unico elemento che accomuna le varie psicoanalisi.

Ma è possibile? Ce lo dobbiamo chiedere.

Per Freud, oggetto del metodo era l’inconscio. Variazioni del metodo indagano il medesimo oggetto? 

In un Congresso della Società Psicoanalitica Italiana che risale ormai ad alcuni anni fa (2021) l’inconscio o, meglio, gli inconsci sono stati al centro del dibattito.

Ma, se molteplici sono gli inconsci che la psicoanalisi si prefigge di raggiungere – rispetto ai quali per altro intende costruire delle teorie – può il metodo nato per esplorare l’inconscio dinamico prestarsi ad indagarli?

In che casi ed a che condizioni ciò è possibile? 

In base al metodo psicoanalitico cosa abbiamo appreso ed apprendiamo dei processi di formazione dell’inconscio? 

Di più: rivolgere l’attenzione a nuovi oggetti – superando l’orizzonte della rappresentazione per indagarne i precursori – che ricadute ha sul metodo?

Ne ha? Quali? 

Nel corso del Congresso (2021) da cui nacque il nostro progetto fu posto anche l’interrogativo: va ripensata l’idea stessa di libera associazione?

Nata per mettere sotto osservazione le lacune del pensiero ed i nessi imprevedibili, come va pensata se ci si apre ad indagare ciò che “non è avvenuto”?

Sono questioni che dobbiamo porci e che poniamo, per rifare oggi il punto.

 

Questo numero del KnotGarden riunisce ora i testi delle Lezioni. Un punto di arrivo? Credo di no; piuttosto un punto di ripartenza convocati, come siamo tutti, da un auspicio più volte formulato nel corso delle serate: la varietà che è una ricchezza dovrebbe ora, ed è questo un auspicio, trovare o comunque cimentarsi per cercare vie di sintesi per riunire, se possibile, in modo coerente e unitario i vari apporti. Il condizionale è d’obbligo, ma il tentativo va fatto e, se riuscisse, farebbe sicuramente fare dei passi avanti alla nostra disciplina.

Consistente è stato il numero di colleghi che hanno assistito, e con assiduità, alle lezioni e molti sono coloro che hanno portato un loro contributo tanto che i dibattiti che hanno fatto seguito alle presentazioni iniziali sono stati non solo utili per chiarire gli interrogativi di ciascuno, ma per segnalare possibili prospettive di ricerca o necessità di lavoro dei concetti portati alla discussione. Anche di questa parte delle serate rimangono a disposizione le videoregistrazioni cui si potrà continuare ad attingere per proseguire la riflessione.

Senza ulteriori aggiunte, che in questo contesto sarebbero improprie, la parola passa ai testi che ciascuno ci ha messo a disposizione.

 

 

Patrizio Campanile, Venezia

Centro Veneto di Psicoanalisi

patrizio.campanile@libero.it

 

*Per citare questo articolo:

Campanile P, (2024) “Prefazione.”, Rivista KnotGarden 2024/2, Centro Veneto di Psicoanalisi, p. 6-9

Per una lettura più agile e per ulteriori riferimenti di pagina si consiglia di scaricare la Rivista in formato PDF.

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