Sezione Locale della Società Psicoanalitica Italiana
Autore: Marco La Scala, Maria Vittoria Costantini
Contributi: Jacques André, Antonio Andreoli, Andrea Baldassarro, Francesco Barale, Stefano Bolognini, Francesco Conrotto, Maria Rosa De Zordo, Enrico Mangini, Franca Munari, Luigi Pavan, Maria Pierri, Irene Ruggiero, Antonio Alberto Semi
Titolo: “Il lavoro psicoanalitico sul limite. Contributi teorici e clinici”
Editore: Franco Angeli
Collana: Le vie della psicoanalisi/Clinica
Anno pubblicazione: 2008
Pagine: 208
L’intento di questa raccolta di saggi teorici e clinici è di approfondire l’evoluzione e le possibili applicazioni di un tema sempre più presente nella psicoanalisi contemporanea, quello del “limite”.
A partire dal limite come “linea di demarcazione”, che corrisponde all’esigenza di confinare e separare per promuovere un ordine topico, si sviluppa il concetto di “frontiera” che evoca uno scambio, una confluenza, una permeabilità e si arriva in seguito ad intendere il limite come una vera e propria “area di elaborazione psichica”.
In questo testo, il limite e il confine sono esplorati da differenti prospettive, in quanto confini del Sé e dell’Io, delimitazioni-interazioni fra le istanze psichiche; passaggi fra alternanti modalità di funzionamento come processo primario e processo secondario, normalità e patologia di una organizzazione del limite o di una sua non organizzazione o disorganizzazione; nelle forme della patologia borderline, emblematicamente centrata sul problema del limite realtà esterna-realtà interna, e su quello psiche-soma; nelle manifestazioni acute e post-traumatiche che hanno alla base un collasso dell’Io nella sua funzione di involucro e di contenitore psichico, come gli attacchi di angoscia acuti, il panico, le fobie spaziali, la sofferenza narcisistica grave.
L’ultima parte del testo esamina il limite come interfaccia fra il soggetto e le diverse risorse istituzionali che compongono il sistema preposto alla cura. Territori al limite di un incontro-scontro dove poter rintracciare dei punti di repère nella relazione con il paziente che permetta di strutturare un processo di cura e introdurre un nuovo ordine nel disordine.
Marco La Scala è medico, psichiatra, neuropsichiatra infantile, psicoanalista membro ordinario con funzioni di training della Società Psicoanalitica Italiana e dell’IPA. È stato presidente del Centro Veneto di Psicoanalisi e responsabile del Servizio di Consultazione Clinica. Coautore dei libri: Corpo-mente e relazione (Dunod, 1998); Impasse in psicoanalisi e patologie narcisistiche (Dunod, 1998); Pensare per immagini (Monografia Rivista di Psicoanalisi, 2005). Cocuratore e coautore dei libri: La nascita della rappresentazione tra lutto e nostalgia (Borla, 2001); Le fonti dello psichico (Borla, 2009); Spazi e limiti psichici (Franco Angeli, 2012); Percepire, allucinare, immaginare (Franco Angeli, 2017). Ha pubblicato numerosi lavori teorico-clinici su riviste italiane e straniere e in volumi a più mani approfondendo temi inerenti la vergogna, l’agora-claustrofobia, la patologia borderline e narcisistica, sempre con un’attenzione particolare alle trasformazioni psichiche nelle aree di confine tra mondo interno, corpo, realtà esterna.
Maria Vittoria Costantini, già docente di Psicologia Dinamica e di Diagnosi Psicoanalitica (Università di Padova, Psicologia), è psicoanalista SPI con funzioni di training ed è stata Presidente e Segretario Scientifico del Centro Veneto di Psicoanalisi. Ha curato con A. Racalbuto e M. La Scala La nascita della rappresentazione fra lutto e nostalgia (Borla, 2001), con M. Pierri Al di là delle parole. La cura nel pensiero di Agostino Racalbuto (FrancoAngeli, 2016). Si è interessata in modo particolare dei problemi teorici, clinici e tecnici riguardanti la separazione, la perdita e l’elaborazione del lutto in relazione a differenti quadri psicopatologici in adulti e adolescenti. Si è anche occupata di rapporti tra neuroscienze e psicoanalisi e in particolare della memoria.
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