Sezione Locale della Società Psicoanalitica Italiana
Recensione di Marina Montagnini
Titolo: Entrare in contatto con il bambino autistico. 5 interventi psicoanalitici precoci risolutivi.
Autori: Luisa C Busch De Ahumada e Jorge L Ahumada
Anno pubblicazione: 2024
Editore: Alpes
Numero Pagine:248 p., Brossura
Quando lessi per la prima volta il caso di Lila che, prima di comparire in questo libro, era stato pubblicato nell’International Journal of Psychoanalysis (2015), mi commosse la gentile cautela della terapeuta. Lila correva disordinatamente in punta di piedi per lo studio, finchè per caso intercettò la sedia girevole che vi si trovava. Come è abitudine dei bambini autistici, Lila voleva farla ruotare e ruotare lei stessa. La terapeuta vide in questo accenno effimero di intenzionalità una occasione per avvicinare la bimba e si pose sulla sua scia. Vide che la bambina voleva issarsi sulla sedia e l’aiutò a salire, poi con molta dolcezza cominciò a far ruotare la sedia e la bimba seduta, lentamente, accompagnandola con parole carezzevoli. Dopo un po’ ottenne da Lila un primo accenno di interazione in uno sguardo appena un poco intenzionale, che non la spazzava via… “la sedia gira gira e a Lila piace moltissimo…”. Era già in atto un contatto che teneva conto di una particolare qualità dell’attenzione, difficile da definire perché insita nella intuizione segreta della terapeuta.
Rileggendo quel momento d’intesa iniziale mi venne in mente un episodio descritto da Donna Williams nella sua seconda autobiografia (1999). Donna era una autistica di grande talento, scomparsa prematuramente e, per così dire, ‘esperta di autismo’.
Un giorno Donna venne invitata ad accompagnare un gruppo di bambini autistici in campeggio. Nonostante la sua abituale paura, ci andò. Descrivendo l’esperienza racconta che alla fine della giornata i bambini dovevano andare a letto e una bimba venne presa dal panico. Il personale tentò vanamente di calmarla. Una operatrice la mise a letto con una bambola mentre la bimba continuava ad urlare. Dopo un po’ Donna, esasperata dal ripetersi di manovre maldestre, interviene. Butta via la bambola e porta una spazzola, senza cercare lo sguardo della bimba. Passa una mano sopra la spazzola in modo che la bimba avverta il lieve rumore di fruscio così ottenuto. Si accompagna con una melodia che usava da bambina per calmarsi. La bimba smette di urlare. Donna lascia appositamente degli spazi vuoti nel canto, omettendo delle note. La bambina li riempie. Donna lascia un maggior numero di vuoti. La bimba li riempie finché canta con Donna che accompagna la melodia picchiettando il ritmo sul proprio braccio. Lascia che la bimba si abitui poi inizia a picchiettare il braccio della bimba, sempre attenta a non cercare appositamente la sua attenzione.
La bimba però accetta e comincia a sua volta a picchiettare il ritmo sul proprio braccio; infine, la bambina si calma.
Anche Donna usa una particolare qualità dell’attenzione, necessaria per entrare in contatto con i bambini autistici e lei, musicista autodidatta, conosce il potere della musica nell’autismo.
Il libro di Jorge e Luisa Ahumada ha il pregio esemplare di descrivere in dettaglio come si possa ottenere una cura affidabile in trattamenti molto precoci di bimbi autistici, ottenendo in tempi ragionevoli un tale miglioramento che si stenta a non parlare di guarigione.
Organizzato intorno a cinque studi di casi clinici il libro tiene conto delle idee dei principali clinici dell’analisi infantile come Tustin (1981, 1986, 1990), Winnicott (1971) e Mahler (1978), esponendo un chiaro programma per lavorare con i bambini autistici in un contesto psicoanalitico, con particolare attenzione alle questioni di tecnica clinica ma anche alle questioni concettuali all’interno di questa nostra “Era Autistoide” caratterizzata, secondo gli autori, da una epidemia di tratti autistici. Partendo dall’idea che i disturbi autistici nascono da una rottura precoce del dialogo primario tra il bambino e la madre, questo libro mira a descrivere il ripristino di tale comunicazione nell’interazione bambino-analista, che si traspone poi, in modo naturale, negli altri contesti.
Il dialogo primario, termine coniato da Spitz (1964, 1983) è quella sorta di danza comunicativa in cui confluiscono sguardi, esclamazioni, balbettii, carezze tattili e sonore, insomma tutti gli entusiasmi di una coppia innamorata.
Se questo dialogo deraglia o si spegne per svariate ragioni, che spesso non dipendono dalle madri, sfortunate ma devote e sensibili, il bambino si disconnette e si ritira.
Questo racconto appassionato, in cui il lettore è reso partecipe di ogni dettaglio clinico di cinque trattamenti, intende contribuire a dissipare il pessimismo e vuole aiutare a risanare la vita di molti altri bambini intervenendo in quella particolare “finestra di opportunità” per il successo di una terapia psicoanalitica che si estende da zero a tre anni di età del bimbo. “Entrare in contatto con il bambino autistico” piacerà agli psicoanalisti e agli psicoterapeuti che desiderano ottenere una più completa risoluzione terapeutica; porterà sollievo a molti genitori che segnaleranno i primi indici preoccupanti del disturbo, ovvero ogni segno di ritiro dalla interazione con loro e dalla comunicazione; interesserà dunque i pediatri e chiunque si occupi di questo campo difficile, ma davvero affascinante.
Bibliografia
Busch de Ahumada L.C., Ahumada J.L. (2014). Contacting a 19 month-old mute autistic girl: a clinical narrative. IJP 96; 11-38.
Mahler M., Pine F., Bergman A. (1978). La nascita psicologica del bambino. Simbiosi e individuazione. Torino, Bollati Boringhieri.
Spitz R. (1964). The derailment of dialogue: Stimulus overload, action cycles, and the completion gradient. J. Am. Psychoanal Assoc. 12: 752-75.
Spitz R. (1983). Dialoghi dall’infanzia. Roma, Armando Editore, 2000.
Tustin F. (1981). Stati autistici nei bambini. Roma, Armando, 2000.
Tustin F. (1986). Barriere autistiche nei pazienti nevrotici. Roma, Edizioni Borla, 1990.
Tustin F. (1990). Protezioni autistiche nei bambini e negli adulti. Milano, Cortina Editore, 1991.
Williams D. (1999). Nessuno in nessun luogo. Roma, Armando Editore, 2006.
Winnicott D.W. (1971). Gioco e realtà. Roma, Armando Editore, 1997.
Approfondimenti :
"Contattando il bambino autistico"
Intervista al dr. Jorge L. Ahumada e alla dr.ssa Luisa C. Busch De Ahumada
Autobiografie Autistiche
di Marina Montagnini
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