“Vuol dire. Dal diario di uno psicoanalista”

di Alberto Schön

Vuol dire

Titolo: “Vuol dire. Dal diario di uno psicoanalista”

Autore: Alberto Schön

Contributi: Antonio Alberto Semi (postfazione)

Editore: Bollati Boringhieri

Collana: L’esperienza psicologica e medica

Anno pubblicazione: 1997

Pagine: 134

Quarta di copertina:

Marta, o della sessualità infantile; Moraro, il mal di testa; Elsa, «che voleva solo una visita»: sono alcuni fra le decine di brevi capitoli che tratteggiano frammenti di incontri sopratutto con pazienti, ma anche con l’ambiente di lavoro, colleghi, problemi. Ecco come l’autore presenta se stesso e il libro: «Sono del 1934, da piccolo ho avuto dei bravi genitori e una sorella. Mi sono sembrati di buona qualità (…) Mi sono iscritto a Medicina (…) perché avevo paura di morire e quindi volevo cure, perché si vedono le donne nude, perché  mi sono sembrate interessanti le origini della vita (…) se il corpo è certamente gustoso, la mente è anche molto più personale, complicata, pungente e interrogativa (…) Ho imparato presto che poteva interessarmi curare la gente». I personaggi del libro compaiono spesso per pochi fotogrammi, sempre nel contesto della relazione terapeutica. Molte persone sono spaventate dalla serietà della psicoterapia, della psicoanalisi; ma se paziente e terapeuta si sono ben scelti, le esperienze di incontro possono diventare sorridenti, come un gioco di avvicinamento e di reciproco intonarsi. L’autore ha scelto di presentare «certi attimi unici nella relazione tra due persone, che si annusano, si avvicinano, si scambiano qualcosa». Un capitolo è dedicato a commenti su alcuni casi, e sopratutto al tema del controtransfert e alla sua distinzione dal rispetto per il paziente. Completa il volume una postfazione di Antonio Alberto Semi.

 

Biografia autore:

Alberto Schön è padovano, medico, neurologo, membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana e Internazionale. Si interessa di aspetti psicologici delle arti e di umorismo. I suoi pazienti lo hanno perfezionato nel campo delle angosce, contraddizioni e dubbi, per cui adesso può insegnare queste importanti materie.

Per i tipi della Cleup ha pubblicato: Vizi Virtù & Co (2002), Infallibili errori. Disforismi: pensieri su mondi vari e psicoanalisi (2006), Rotatorie. Dall’irritazione alla narrazione (2014), Natali per una modesta bellezza. Ai cari amici che hanno la pazienza di leggere (2015), Dico, dunque siamo (2018).

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