RAZIONALE:

I disturbi correlati a sostanze e le dipendenze comportamentali costituiscono un’ampio ed eterogeneo gruppo di quadri clinici, variabili per concomitanti comorbilità psichiche e caratterizzazioni psicopatologiche che coinvolgono tutte le fasi del ciclo di vita. Pur avendo accompagnato la vita dell’uomo nella storia, la loro rilevanza pare essere aumentata nella società attuale (comportamenti disfunzionali legati alle tecnologie digitali e al gioco d’azzardo, oltre a un sensibile abbassamento dell’età di insorgenza che si posiziona ormai nella preadolescenza). Da un punto di vista psicoanalitico, tra le altre possibili considerazioni, possiamo supporre che un “inciampo” nella “fisiologica” dipendenza relazionale attraverso cui, nella specie umana, si costituisce la vita psichica, possa condurre a condizioni di dipendenza patologica. 

Il seminario si sviluppa a partire dai contributi di uno psichiatra e uno psicoanalista nella mattinata; nel pomeriggio, preceduta da una relazione su Psicoanalisi e Servizi, la presentazione e discussione di materiale clinico.

 Tenteremo di conoscere e comprendere come sono organizzati i SerD al fine di favorire il dialogo e la condivisione delle situazioni complesse in un’ottica di integrazione e collaborazione; e ci interrogheremo insieme su come le ipotesi psicoanalitiche relative al rapporto psiche-soma e soggetto-oggetto costitutivi dello psichismo umano siano implicate nella genesi e sviluppo di questi variegati quadri clinici, a partire dalla posizione centrale che la dipendenza occupa nella teoria,  nella clinica psicoanalitica e nella  cura. Come è accaduto per la teoria sul funzionamento dell’apparato psichico, a partire dalle scoperte di Freud dell’inconscio e dei meccanismi di difesa, riteniamo che oggi la psicoanalisi possa consentire di guardare alle tossicodipendenze da una prospettiva diversa. La dipendenza, infatti, è l’unica evidenza naturale che segna la condizione umana; essa è ineludibile sia per garantire la sopravvivenza del neonato, che lo sviluppo psicobiologico dell’infante e la formazione dell’identità personale del soggetto. In tale prospettiva le tossicodipendenze possono essere definite come possibili manifestazioni di “mutazioni tossiche” della dipendenza.

Tale cambiamento proposto, nella messa a fuoco del problema e negli strumenti di lettura adoperati, pensiamo possa consentire di dare un “senso comune, a un fenomeno dai mille volti, non sempre riconoscibili (talvolta in apparenza “mostruosi”), che occupa, oggi   più che mai, uno spazio sterminato   nella vita individuale, di coppia, familiare e sociale.